Per i miei 25 anni una cara amica, della quale ho avuto poi l’onore di accompagnarla nel suo percorso di Massaggio Infantile con il suo splendido bambino, mi scrisse un bigliettino nel quale mi scriveva che io anche se “non l’ammettevo ero innamorata dell’amore“! Quando lo lessi mi sentii quasi nuda e avrei voluto solo mettermi in un angolino a piangere come se fossi stata colta sul fatto mentre facevo qualcosa che non dovevo fare. Avevo sto nodo in gola atroce e cercavo in tutti modi di nascondere e negare anche a me stessa la verità potente di quelle parole.
C’ho messo 27 anni della mia vita ad accettare il fatto che quelle parole fossero così vere per me e così mie.
Ci vuole del gran coraggio nell’ammettere che non siamo isole, che abbiamo bisogno degli altri…di dare e prendere dagli altri amore, emozioni, sentimenti.
A 27 anni e dopo un continuo lavoro su me stessa che ancora non è finito e forse mai finirà posso dire che è vero “amo l’amore” e l’ho odiato, invidiato e me lo sono negato per così tanto tempo solo perché lo sentivo così lontano da me, irraggiungibile.
E poi c’erano tutti quei girotondi immensi che faceva il mio cervello dati dall’educazione ricevuta e da come spesso ci sentiamo nonostante tutto, compreso l’amore che c’è ma non vediamo.
Ho scelto di essere un’infermiera per quello in verità, per il desiderio di prendermi cura degli altri. Per riappropriarmi di qualcosa che volevo tanto e non riuscivo ad ammettere nonostante io il cuore ce lo mettessi sempre da sempre.
Ho sempre guardato con emozione i piccoli grandi gesti del prendersi cura: stringere la mano, ridare dignità a un corpo aiutandolo ad essere pulito e coperto, rifare i letti, cambiare aria aprendo le finestre, il chiedere “E oggi come sta?“, gli sguardi, i sorrisi, la grande forza che ci vuole nel saper esserci facendo spazio all’altro.
Vorrei dirvi che la mia sia una professione che entra in punta di piedi nelle vite delle altre persone, ma non è così. Noi infermieri, come quasi tutti i professionisti della salute, entriamo nella vostra vita di soppiatto, abbattendo subito i limiti del pudore, scavando nella vostra intimità, vi vediamo nei momenti più personali e segreti.
Sapete, non è facile eppure è meraviglioso. Io grazie a questa professione ho potuto, in mezzo a tanto marcio e dolore, vedere anche atti meravigliosi di amore, così vicini a me da farmi credere che l’amore non solo esiste ma se si è fortunati ci tocca anche.
Ho visto l’amore in tutte le sue forme e sfaccettature ed è sempre emozionante, ed è sempre uno spettacolo: come quando una neomamma sfiora la manina del proprio bambino con gli occhi di chi ha tutto fra le braccia, come quando ho visto qualcuno scoprire di diventare nonno/a, ho visto perfino nascere l’amore in qualche reparto e poi i grandi atti di amicizia e fedeltà, di quelle persone che sanno ancora che stare insieme significhi nonostante tutto.
Non so se mai avrò la fortuna di provarli tutti quei tipi di amore, ma so che sapere che ci sono, esistono mi conforta.
E sapere che attraverso la mia professione e le mie competenze qualcuno che amate tanto può sentirsi meglio a me riempie il cuore di gioia. Perché quando hai a che fare con le persone c’è sempre qualcosa di te che doni e qualcosa che prendi.
E’ stato così naturale iniziare a lavorare con le famiglie e in particolar modo le mamme e i loro neonati per me.
Perché a me piace sapere che le persone possano non solo farsi del male e ferirsi a vicenda ma anche dare vita a cose bellissime come la famiglia e se lo si desidera e si è fortunati avere la possibilità di poter crescere dei bambini splendidi frutto di quel desiderio di aumentare quel “noi” dando a qualcunaltro la possibilità di esserci e vivere.
E mentre continuo ad aggiornarmi e a migliorarmi come professionista, e mi ritrovo sveglia a tarda notte mentre cerco di preparare un esame per la Magistrale riguardo l’educazione e il genere e tutto l’ampio discorso che ne riguarda, penso che sono fortunata.
Sono fortunata nell’essere nata in un corpo che sento mio con tutta me stessa, fortunata ad avere delle possibilità smisurate, fortunata ad avere una famiglia meravigliosa, fortunata ad avere delle amiche che sanno esserci in un modo tutto loro e splendido, fortunata ad aver la possibilità di svolgere il lavoro che amo.
Sono fortunata perché sono una giovane donna in evoluzione e sto imparando ad amarmi, perdonarmi, accettarmi, permettermi di sbagliare, soffrire e saper però ripartire…fortuna perché so che l’amore c’è, che ci sia qualcuno o meno al nostro fianco, l’amore c’è perché noi per primi dobbiamo amarci e prenderci cura di noi stessi e di tutte quelle fragilità che ci rendono ciò che siamo e ci permettono poi di sapere chi siamo qui e ora.
Amo lavorare con le donne per questo, perché siamo una forza della natura, perché stiamo scoprendo ora il nostro potenziale in questa società, perché abbiamo ancora tante cose da cambiare, perché siamo in rinascita, perché ci stiamo permettendo di dire “io un figlio lo voglio” oppure “io un figlio non lo voglio proprio”. Amo lavorare con le donne perché solo lavorando insieme, partendo dall’amore per noi stesse e per la famiglia della quale facciamo parte, possiamo fare grandi e meravigliosi cambiamenti.
Sono innamorata dell’amore perché l’amore è rivoluzione, smuove cose che noi neanche possiamo immaginarci!
Ecco, si, io sono una realtà piccola, sto nascendo ora come professionista e come donna, ma una cosa ve la posso dire: IL CUORE IO LO PORTO SEMPRE CON ME!