Possiamo perderci in vasti discorsi riguardo la politica, lo Stato, la gestione delle risorse pubbliche e le svariate opinioni che invadano le più disparate discussioni e riflessioni fra persone che portano solo a sterili e inutili polemiche.
Oppure, ci concentriamo sul problema e togliendo il “capellino” da tuttologhi laureati alla Università della Vita, taciamo, ascoltiamo e senza troppe lamentele e speculazioni eseguiamo.
La prima domanda che molti si pongono riguardo alla rinnovata chiusura delle Scuole nelle zone con più infetti da Coronavirus è: Perché fermiamo l’Istruzione di tutti ordini e gradi e lasciamo i genitori andare a lavoro?

La risposta è più semplice di quel che si pensi: la promiscuità che c’è nelle Scuole.
Gli adulti (teoricamente) dovrebbero sapere come comportarsi in questo caso, cioè seguendo le indicazioni sanitarie date dal nostro Ministero della Salute secondo le disposizioni OMS. Quindi lavarsi le mani frequentemente, non toccarsi viso bocca e naso con le mani sporche, stare a una certa distanza dagli altri e coprirsi la bocca con il gomito quando si starnutisce e tossisce.
Questo fa si che gli adulti vadano e tornino da lavoro abbassando notevolmente il rischio di contagiarsi e quindi ammalarsi.
Ciò è impossibile con i bambini e in alcuni casi anche gli adolescenti. Un bambino, soprattutto se piccolo, non capisce e (delle volte ) manco è in grado di rispettare queste semplici ma fondamentali indicazioni con la conseguenza di un maggiore rischio di contagio.
Diverso il discorso delle Università. Sospese le attività didattiche universitarie per limitare più che possibile lo spostamento di studenti tra una regione o l’altra, alcuni provenienti anche dalle zone del nostro Bel Paese dichiarate Zone a Rischio per l’OMS.
La seconda domanda è: Perché non chiudiamo tutto allora?
Perché la situazione non richiede una chiusura totale di tutte le attività con la conseguenza di un crollo finanziario totale. E’ richiesta attenzione e premura, ma non allarmismo ingiustificato e manovre totalmente senza senso in grado di piegare un economia Nazionale. Diverso discorso per i luoghi che invece sono in quarantena dichiarata e sotto controllo delle forze dell’ordine per via dell’essere l’epicentro dei focolai di Coronavirus.
Vi voglio ricordare che molti esercenti si sono lamentati della chiusura momentanea nonostante fosse per la tutela della comunità. Avete fatto il finimondo per una settimana di palestre chiuse tanto che le hanno dovute far riaprire, figuriamoci se in via tutelare secondo l’idea non scientifica che prevenire sia meglio che curare vi avessero chiuso i bar, i supermercati, ecc…
Le disposizioni per la salute pubblica vengono prese secondo coscienza e dati di fatto scientifici e consigli degli esperti. Per limitare il contagio di questo Coronavirus bisognava fare affidamento sul buon senso e la coscienza civica e senso di comunità dei cittadini, cosa che da noi manca a molti evidentemente.

Terza domanda: alla fine è una semplice influenza no?
No, non è una semplice influenza e ancora mi stupisco delle persone che pongono questa domanda perché mette in evidenza quanti analfabeti funzionali vi siano nel nostro paese e come ancora le persone non abbiano compreso come informarsi responsabilmente. Questo nuovo Coronavirsu non è una semplice influenza poiché è un ceppo nuovo di provenienza animale e del quale nessuno di noi ha una memoria immonulogica. Questo lo rende pericoloso dal punto di vista di contagiosità siccome per il nostro sistema immunitario è totalmente nuovo. Ora, è vero che i casi più gravi e mortali sono rari o prevalgono su un certo target della popolazione (anziani e immunodepressi, o persone con altri tipi di patologie già presenti), sta di fatto che un contagio massivo metterebbe in ginocchio il nostro Sistema Sanitario (che ricordo essere Pubblico).

Il grafico illustra la metafora di Pier Luigi Lopalco: la mareggiata è l’area azzurra, lo tsunami quella marrone.
Lo “tzunami”, cioè tante persone contagiate dal virus in pochi giorni e in assenza di interventi di contrasto.
Mentre la “mareggiata” rappresenta tante persone contagiate in diverse settimane poichè vengono attuate tutte le misure di controllo e di contrasto al contagio.
La quantità d’acqua è sempre la medesima ma è l’impatto che è diverso. Lo tsunami arriva tutto insieme e mette in ginocchio il nostro servizio sanitario.
Questa revisione sistematica dimostra chiaramente l’efficacia delle misure per ridurre l’impatto delle epidemie: isolare malati, tracciare contatti, applicare quarantena, chiudere scuole, evitare luoghi affollati.
Ecco perchè non si possono allentare le misure messe in atto la settimana scorsa.
Dalla bacheca di Nino Cartabellotta
e Silvia Fortunato.
Inoltre, il fatto che a me persona sana mi contagi senza sintomi o problemi respiratori gravi non significa che tramite me il virus non passi a qualcuno per il quale esso potrebbe essere potenzialmente letale. Inoltre, grave il fatto che a riguardo non abbiamo ancora un vaccino per limitare la sua diffusione.
Quarta domanda che poi è un affermazione di molti: “Si ma quale isolamento, dai, tanto è grave solo per alcune persone e io non ho sintomi!”
Questa è la frase che da donna, infermiera e nipote di una nonna con gravi problemi respiratori più mi fa male e internamente mi fa infuriare.
NON AVETE ALCUN DIRITTO DI MINIMIZZARE LA VITA ALTRUI, TANTO DA FARE IL PENSIERO….MUOIONO SOLO I PIU’ ANZIANI, GLI IMMUNODEPRESSI E QUELLI CON PROBLEMI RESPIRATORI, QUINDI PACE!
E dal profondo del cuore se fate un pensiero del genere vi invito a rivedere la vostra morale ed etica e a ricordarvi che un giorno sarete anziani anche voi se avrete il privilegio di avere il tempo per diventarlo. Che ci sono bambini e ragazzi/e immunodepressi, giovani padri e madri di famiglia immunodepressi e che nella vita c’è una buona dose di fortuna che incide sul fattore Salute Fisica e quindi un giorno (sperando mai) quelli sotto chemio terapia o con le difese immunitarie compromesse potreste essere voi o qualcuno che amate profondamente.
Compito di tutti, nessuno escluso, è quello di tutelare i più deboli anche se le misure prese ed espresse sotto ordinanza vi sembrano esagerate.
Quinta domanda: Si ma dai, ti sembra che se vengo da una provincia “considerata” a rischio (comprese la Provincia di Padova e di Lodignano) ma sto bene devo dirlo all’ASL che mi viene a fare un tampone e disponga che io stia in isolamento 14 giorni?
14 giorni per il bene collettivo non è un esagerazione, visto che molte persone sono positive al tampone nonostante non abbiano sintomi importanti ma solo banali febbriciattole o qualche colpo di tosse sporadico, ma comunque siano contagiose. E’ una questione di tutela del prossimo e del Sistema Santiario Nazionale che vi ricordo: non dispone d’infiniti posti letto in rianimazione e terapia intensiva (anzi ne abbiamo pochissimi e vanno protetti), e che in Italia in Rianimazione e Terapia Intensiva attualmente non ci vanno solo pazienti critici affetti da Coronavirus ma anche altri degenti colpiti da gravi e a volte improvvisi problemi fisici (es. infarti, incidenti stradali, Ictus, ecc…). Il Sistema Sanitario Nazionale deve essere tutelato e gli deve essere permesso di tutelare tutti da chi ha complicanze per un influenza a chi è colto di soppiatto da un destino avverso.

Vi ricordo che l’ORDINANZA VA LETTA e che ha UN VALORE LEGALE e che CHIUNQUE NON LA RISPETTI COMMETTE UN REATO PENALE.
Fra l’altro gli STESSI CITTADINI POSSONO DENUNCIARE ALLE FORZE DI POLIZIA CHIUNQUE NON RISPETTI L’ORDINANZA!
Liberi di esprimere le vostre opinioni, ma obbligati a rispettare la legge e fidatevi un motivo valido questa volta c’è: IL BENE DELLA COMUNITA’!
FONTI
Epicentro: Portale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica.
Regione Emilia Romagna (qui e qui)
LE VARIE ORDINANZE LE TROVATE SUI VARI SITI DELLA REGIONE D’INTERESSE.
Vi rircordo che ho scritto altri post a riguardo sempre citando le fonti, se siete interessati a Coronavirsu e Allattamento (qui), invece se volete avere altre info sul Coronavirsu (qui e qui), non fermatevi a me ma andate sempre sul sito del Ministero della Salute al quale TUTTI DOBBIAMO FARE RIFERIMENTO!