Il pavimento pelvico non è altro che un insieme di muscoli, legamenti e tessuti che sostengono i nostri organi situati nel bacino (vescica, utero e intestino). Durante tutta la gravidanza, che comporta dei cambiamenti corporei nella donna non trascurabili, il pavimento pelvico oltre a sostenere il peso delle nostre viscere sostiene anche il peso del piccolo, facendo così un lavoro molto significativo ancora prima che avvenga la dilatazione e il parto.
La gravidanza con l’aumento di peso del bambino e la crescita di volume e peso dell’utero vanno ad aumentare la pressione sui muscoli di sostegno e sui legamenti del nostro pavimento pelvico, configurando così la gravidanza (a prescindere dal parto) fra i fattori di rischio per danni al pavimento pelvico.
Danni che se vi sono, anche in forma lieve, e vengono trascurati vanno a incidere significativamente sulla propria qualità di vita aumentando anche i tempi di ripresa. Ecco perché è importante una valutazione del pavimento pelvico nel post parto, generalmente a 40gg, anche se si ha avuto un Parto Cesareo. Infatti, anche se non vi è stato il parto vaginale con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista di rischio per il nostro perineo, vi è comunque stata una gravidanza con tutti i cambiamenti fisici che abbiamo visto che comportano di per sè un rischio per la salute del pavimento pelvico.
